"Donna non si nasce, si diventa" (Simone de Beauvoir)

giovedì 17 giugno 2010

Emozioni e romanzo secondo Daria: «Meglio dirselo che ci si vuole bene»

«Meglio dirselo che ci si vuole bene». Daria Colombo nel presentare il suo libro, ieri sera alla Moderna di Udine, svela anche il segreto per «essere un buon padre, un buon amico, un buon figlio, un buon fratello». Il titolo del libro, Meglio dirselo (Rizzoli 2010), potrebbe tranquillamente continuare con «che ci si vuole bene» secondo l’autrice, intervistata ieri dallo scrittore Pino Roveredo. «È meglio mostrare i sentimenti – ha spiegato al pubblico –, inutile nasconderli: una persona solida è una persona amata e che ama, non una persona giudicata per quello che pensa. L’amore va comunque sempre espresso». Attenzione a non confondersi però. «Non è sempre utile dirselo se parliamo di vissuto, non bisogna raccontarsi tutto – ha proseguito – come quando si aveva 13 anni, anzi ogni individuo deve avere uno spazio privato, ma è meglio dimostrare i sentimenti». Così la scrittrice svela la chiave della storia di Lara De Longhi, madre di due figli che «sono belli anche quando sbagliano», moglie di un uomo che non la ama più e figlia di un padre severo, costretta a fronteggiare la malattia della madre. «Non è una storia autobiografica – ci tiene a specificare la Colombo, compagna del cantautore Roberto Vecchioni –, ma parte da un dato autobiografico: mia madre era malata di Alzheimer e io e mio padre eravamo costretti ad incontrarci fuori di casa per poter parlare. Però, a differenza di Lara, io non ho questioni irrisolte». A quanto pare, nella storia c’è qualcosa di non detto. «La tesi del libro è che l’infanzia e l’adolescenza segnano una persona per tutta la vita – ha aggiunto l’autrice – e mi sembrava un argomento non trattato dal punto di vista di quella generazione che ha vissuto il ’68 e che a distanza di 30 o 40 anni si ritrova con i genitori anziani, magari malati, con sensi di colpa, figli con cui a stento hanno un rapporto». A Pino Roveredo il romanzo d’esordio della giornalista Daria Colombo è piaciuto molto. «Nella sua semplicità della scrittura – ha spiegato – si legge velocemente. Io non sono un esperto letterario, ma questo libro è emozioni, con una forza racconta dei personaggi che sono normali, possibili, tanto che non è difficile riconoscersi, è uno specchio. Il titolo poi è stupendo, richiama questa forza di dirselo, di raccontarselo». Secondo il racconto della scrittrice, il libro nasce da tante parti: «Durante gli incontri con mio padre mi venne in mente di unire i pezzi – ha spiegato – e quindi collegare ciò che avevo scritto sugli adolescenti alla scontentezza, alla tristezza di un amore che non è quello di una volta e così è nato il libro». Parte del ricavato andrà alla onlus World Friends , per contribuire alla creazione di un ospedale nella baraccopoli di Nairobi in Kenya, dove la Colombo va ogni anno. Ilaria Gianfagna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

2 commenti:

  1. Passo per lasciarti un salutino e augurarti una buona serata
    Gio'

    http://remenberphoto.blogspot.com/

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  2. Gentile Dottoressa Colombo,
    sono Amelia Bozzetti e sono la responsabile di un piccolo gruppo culturale che fa capo alla Parrocchia Dio Padre di Milano Due (Segrate). Da alcuni anni organizziamo degli incontri su tematiche di attualità nell’ambito di un’iniziativa dal titolo “Credere? Parliamone!”, rivolta alla comunità del nostro quartiere e del territorio di Segrate. Il tema scelto per il 2012 verterà sulla Famiglia e si articolerà su quattro serate a cadenza mensile.
    Le scrivo perché saremmo lieti di poter ospitare Lei e Suo marito come relatori di uno dei nostri incontri fissato per il 22 marzo 2012
    Questo é un semplice messaggio interlocutorio nella speranza che Lei possa fornirci un Suo più diretto reapito per poterLa contattare ed essere più precisi in merito all'organizzazione di questo incontro.
    Per motivi di programmazione, Le saremmo lieti se potesse gentilmente darci una risposta anche di massima entro questo mese di giugno. Io sono contattabile al cell: 335 6088190 o il mio indirizzo di posta elettronica é: amelialonghi@hotmail.com
    In attesa di sentirLa al più pesto, Le porgo i più cordiali saluti!
    Amelia Bozzetti
    Centro culturale
    Parrocchia Dio Padre Milano Due

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